Correlazioni tra parodontite e altre malattie
Il Progetto Periomedicine, promosso dalle Società Italiana di Parodontologia, intende descrivere, sulla base delle conoscenze più attuali, i rapporti tra le malattie parodontali e in particolare le parodontiti e le malattie sistemiche.
L’importanza di questo progetto è stata valutata dalle massime cariche istituzionali, a partire dall’augurio del Presidente della Repubblica al patrocinio diretto della Presidenza del Consiglio, del Ministro della Salute, nonché dalla Federazione Europea di parodontologia e del CIC.
Parodontite e malattie sistemiche
Alcuni studi epidemiologici hanno evidenziato una correlazione tra la parodontite, l’infarto del miocardio, l’ischemia celebrale e la morte. Viene inoltre associata al paziente affetto da parodontite grave, la presenza di placche ateromatose che occludono le arterie, la grave perdita dei denti e la distruzione ossea.
Nei pazienti con patologie infiammatorie del cavo orale, è stato osservato, inoltre, un aumento del rischio di infarto miocardico e di aterosclerosi. Studi clinici controllati indicano che il trattamento della parodontite e un corretto stile di vita migliora la funzione dell’endotelio.
Come si crea la correlazione
I batteri patogeni, responsabili della malattia parodontale, riescono a penetrare all’interno dei tessuti gengivali e da lì ad entrare nel circolo ematico e riescono a produrre un’intensa risposta infiammatoria locale con riflessi sistemici.
In questo modo, possono provocare patologie più o meno serie anche in organi o apparati lontani da quello di partenza.
Numerosi studi dimostrano che chi soffre di parodontite ha valori leucociti circolanti e parametri infiammatori elevati (come la proteina C reattiva) rispetto alle persone sane. In particolare, quest’ultimo parametro è ottimo per lo sviluppo di malattie ischemiche, aterosclerosi ed imperfetto controllo metabolico del diabete.
In conclusione
La parodontite è un’infezione cronica e se non trattata correttamente da uno specialista è, indubbiamente, la prima causa di perdita di denti nell’adulto.
Parodontite e malattie cardiovascolari
L’associazione tra parodontite e malattie cardiovascolari si può spiegare attraverso il ruolo negativo esercitato dall’infiammazione sistemica sul processo di aterosclerosi e/o sulla destabilizzazione delle placche ateromasiche/o sulla ipercoagulabilità.
L’origine del fenomeno potrebbe essere attribuita al passaggio di batteri dal cavo orale all’apparato cardiocircolatorio, con conseguenti gravi danni all’endotelio quando venga raggiunto il sistema vascolare coronarico. Alcuni marker infiammatori, come la proteina C reattiva, sono elevati sia nei pazienti con parodontite che in pazienti affetti da infarto del miocardio.
Altri studi evidenziano che la correlazione parodontite-malattie cardiovascolari potrebbe essere dovuta ad una risposta autoimmunitaria causata dall’elevata somiglianza tra alcuni peptidi antigeni di origine batterica, come le proteine HSP, e le proteine umane. Le proteine HSP sono espresse sulle membrane batteriche e possono aumentare la risposta immunitaria innata con la produzione di alti livelli di anticorpi cross-reattivi e cellule T-helper autoaggressive.
Le cellule endoteliali che possono presentare HSP in risposta a diversi stimoli, diventano più sensibili alla lisi cellulare indotta da anticorpi anti-HSP, con conseguente danno tissutale.
Parodontite e diabete
Chi soffre di diabete si trova molto spesso a combattere anche con problemi nella bocca, come gengiviti e parodontite e possibile sanguinamento delle gengive. Queste problematiche si manifestano in maniera particolarmente grave rispetto ad un soggetto sano.
La parodontite viene considerata come la sesta complicanza diabetica e questo grazie all’altissima incidenza mondiale di soggetti diabetici (a livello mondiale circa il 90% delle persone diabetiche soffre di diabete di tipo 2) che soffrono di problemi parodontali.
Parodontite e complicanze ostetriche
Le malattie parodontali sono associate ad un aumentato rischio di nascita di bambini prematuri e/o sottopeso. Oggi, infatti, sappiamo che alcuni processi infiammatori acuti della madre, anche localizzati lontano dal tratto genito-urinario, possono svolgere un ruolo non secondario nella comparsa di alterazioni patologiche della gravidanza.
Come avviene la correlazione
Da un punto di vista etiopatogenetico, la correlazione tra parodontite ed eventi negativi associati alla gravidanza è supportata da 2 ipotesi sperimentali: la prima ipotesi si basa sulla possibilità che le donne affette da parodontite siano soggette a frequenti batteriemie. I batteri attivano i processi infiammatori a carico della placenta e del feto, con rischio di avere un parto pretermine o un parto con la nascita di bambini sottopeso; la seconda invece si basa sul fatto che le parodontiti sono in grado di causare un aumento generalizzato delle citochine, sostanze ad attività proinfiammatoria che provocano alterazioni a carico della placenta e del feto. Tra queste, sono rilevanti il ridotto incremento del peso corporeo del nascituro e lo sviluppo di contrazioni uterine premature.